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Bologna 2009 - Il campo invernale di Reparto
Branca E/G

Non hai ancora visto le foto del campo invernale? Clicca qui!

Il campo invernale a Bologna è stata per i nostri ragazzi una vera e propria fabbrica di emozioni; per questo abbiamo voluto che ogni squadriglia dicesse la sua...



Ecco dunque l'avventura invernale, durata quattro giorni, del reparto "Pizzo Scalino", raccontata da:



Squadriglia Lontre

Con rime baciate
o alternate
vogliamo descrivere le nostre giornate.
campo invernale 2009,
arrivando a bologna che piove.
La sera poi con grande furore
il ConCa prepara il bivacco del terrore.

L'indomani presto sù si parte
e gioca tutte le tue carte.
Scopriamo il paese
gli abitanti le chiese
facendo domande un po' lese.
Il 95 ci ha poi deliziato
con un gioco della fabbrica di cioccolato.

Il terzo giorno grandi missioni
scoprendo nuove realtà, zero discriminazioni.
Nel contempo mamma carla ci ha preparato
il ragù alla bolognese tanto agognato
(però le dosi ha un po' sbagliato)
Bivacco tranquillo poco bordello
domani si parte, non pianger fratello.

Tutto ad untratto il campo si è concluso
e nessuno di noi è rimasto deluso.
e poi ci siamo chiesti..

campo a Bologna se fosi qualcosa, cosa saresti?
Saresti un'arancia ruvida fuori
ma all'interno ricca di sapori?
Saresti un viaggio in pulman con tante persone
che anche se è lungo può essere una grande occasione?
saresti un tiramisù con diversi strati
ognuno di questi in qualcosa specializzati?
saresti un trapano che in un secondo
lascia segni indelebili grandi come il mondo?
saresti Avatar pieno di sorprese
per farci vivere delle belle imprese?
saresti una pennetta usb piccola all'interno
ma piena di ricordi all'interno?
saresti un paio di mocassini indossati da un colto
che come Bologna ci ha lasciato molto?
ma potrebbe anche essere una freccia colma di ardore
che in questo campo ci ha trafitto il cuore.



Squadriglia Volpi

..E gli scout a Bologna - fa la la la la la...

Non più in montagna,quest’anno gli esploratori e le guide si spingono fino ai colli bolognesi, con un super pullman 50 special. Le volpi tutte insieme (tranne la nostra vice capo sqd,salutiamo tutti la Vitto:ciao Vitto!) si armano di allegria e vivacità e partono per un lungo viaggio all’insegna della cultura e della scoperta di una bellissima città emiliana.

Il giorno successivo all’arrivo,dopo un mitico bivacco preparato dal ConCa, ci viene proposta un’attività divertente ma allo stesso tempo utile di esplorazione del posto.Ovviamente non perdiamo l’occasione per farci riconoscere; con l’aiuto dei passanti troviamo informazioni sulle torri deli asinelle,sulle sette chiese e scopriamo pure la ricetta del ragù alla bolognese. Ma le prove in cui ci dimostriamo più abili sono quelle che richiedono un contatto con la gente basato su un dialogo assai arcaico e rozzo: come la prova della carta igienica: incominciamo ricavando il rotolo da una simpatica signora affacciata alla finestra di una casa di un antico quartiere. Passera,Alicion e Betta con raffinatezza e delizia si esprimono al meglio:

<< Wela,mi scusi,veniamo giù da Sondrio e ci serve un rotolo di carta igienica>>

Non ci rimane altro che farlo firmare: cosa non complicata per delle volpi PELOSE come noi. Ma dobbiamo trovare un modo simpatico per farlo,non ci accontentiamo della maniera usuale. Così inventiamo un metodo originale.Fingendo,mostriamo ai passanti delle facce sorprese,di adorazione chiedendo un autografo e scambiandolo per un attore famoso.

<< No,ma è proprio lei? Il tipo famoso? L’abbiamo visto nel film,ci può fare un autografo?>>

Il ragazzo,quasi lusingato,sorride. Ma a quel punto tiriamo fuori il rotolo di carta igienica e la vittima, stranita, rimane con la bocca aperta di fronte a noi. Con i nostri metodi persuasivi, però, riusciamo a convincerlo e tutte felici andiamo alla ricerca di altre prede. La giornata si conclude con scherzi, giochi e tante, tantissime risate, sempre piene di allegria.

Ma una giornata che non dimenticheremo molto facilmente è quella della missione: I nostri capi ci mandano alla casa della carità. Qui mostriamo un altro lato di noi. Per tutte è la prima volta in cui ci troviamo in un posto del genere. Notiamo persone anziane disabili, ognuno con dei problemi motori e mentali. Nella nostra faccia c’è un’espressione spaventata ma allo stesso tempo felice di essere in un ambiente fatto di persone che ha bisogno del nostro aiuto. Ci viene presentata la casa da un buffo signore. Ci fa un discorso non proprio chiaro, diciamo alquanto confusionario. Ci spiega che il lunedì è il giorno di purga – e per chi non sapesse cosa vuol dire andatelo a cercare perché in un articolo non sapremmo come dirlo vista la nostra finezza. Subito ci mettiamo al lavoro.

Gloria e Chiara imboccano le bimbe, come vengono chiamate le anziane con problemi gravi, e chi invece pensa a stendere o a pulire. La suor Pamela si dimostra non proprio come la immaginavamo: è con brutta sorpresa che ci fa fare lavori manuali e non possiamo stare con gli anziani. Ciò nonostante le volpi sono le volpi e con risate e sorrisi facciamo tutto ciò che ci viene chiesto.Così questa esperienza si conclude con ringraziamenti e con qualcosa in più. Tra foto e video torniamo alla nostra “reggia” e per l’ennesima volta mostriamo il nostro lato burlone ed esaltato. La sera segna la fine del campo invernale 2009 che resta impresso in noi. Beh,speriamo di avervi appassionato con il nostro resoconto. Il resoconto di un’avventura indimenticabile e spassosa! E,tramandando le origini dell’anno scorso diciamo.. I LOVE FOX!
To be continued.



Squadriglia Aquile

Allegria, come un lampo di vita. Allegria, stupendo grido sereno.

…se il campo fosse un oggetto all’interno di un astuccio sarebbe una matita dai mille colori, perché questo campo è stato vario ed originale e pieno di colori. 

Partimmo per il campo invernale,
da Sondrio subito dopo Natale.
Convinti di arrivare in Catalogna,
siamo giunti nel bel mezzo di Bologna.


…se il campo fosse stata una professione sarebbe stata quella di studente, perché è quella necessaria a consolidare rapporti da giovani magari anche duraturi, e quella nella quale si impara a volte anche divertendosi.

Il nostro staff credendoci ignoranti,
ci mandò in scoperta del paese tutti quanti.
Fermandoci alla fontana del Nettuno,
conoscemmo i ragazzi del Bologna 12+1.


…se il campo fosse una rivista sarebbe il Topolino, perché è divertente ed interessante nello stesso modo.

Il terzo giorno missione di squadriglia,
portammo ai bambini una nuova famiglia.
Stavano infatti dalle suore Clarisse,
che noi aiutammo evitando le risse.
Alla sera festicciola in compagnia,
per finire il nostro campo in allegria.


…se il campo fosse una pizza sarebbe una margherita perché, anche nella sua semplicità e originalità, è quella che piace sempre a tutti e che ognuno volentieri mangia.

Anche il caporeparto che è un santo (che ha ben poco di santo),
a gran voce gridò il canto: 
- La giusta e retta via mostrami tu
E la promessa mia accogli o Gesù -


…se il campo fosse un articolo della merceria di mamma Carla sarebbe uno spesso ed infinito filo, capace di tenerci tutti uniti, come lo è stato il campo.

Finito il consiglio della legge
Tornammo in patria come un unico gregge.


…se il nostro magico campo fosse stato un articolo tecnologico sarebbe stato una penna USB, perché questa sa mantenere immagini, suoni e, quindi, momenti passati nel tempo e chi la possiede potrà, riguardandola ogni tanto, riprovare ancora le stesse emozioni.



Squadriglia Picchi

[n.d.]



Squadriglia Falchi

Un inverno all’insegna del tortellino

Sorbole ragazzi, che avventura che il nostro reparto ha vissuto a Bologna, dove a passato il campo invernale nel periodo subito dopo Natale. Il lungo viaggio per raggiungere la nostra meta (studentato dei dehoniani) non è stato piacevole perché si tendeva a fare gruppetti. Quella sera però ci siamo divertiti con lo strabiliante bivacco organizzato dai capi squadriglia.

La mattina dopo, successivamente ad una messa fin troppo lunga, abbiamo fatto un’utile, interessante e piacevole attività di scoperta di Bologna. Abbiamo interagito con i bolognesi con buffe richieste o quesiti da porre loro: ricette, informazioni e tante foto da scattare! Dopo aver guadagnato un panino e un rotolo di carta igienica siamo tornati nella casa e abbiamo trascorso la serata con un altro divertente bivacco, questa volta organizzato da tutti i ragazzi del ’95.

Dopo un sonno ristoratore, la mattina dopo ci è stata affidata la complicata missione di squadriglia. Grazie ad autobus dai numeri più svariati e simili siamo riusciti a raggiungere la piccola chiesetta di S. Bartolomeo, dall’altro capo della città. Qui abbiamo potuto pranzare con la spesa che avevamo acquistato e abbiamo eseguito l”arduo” servizio che ci era stato affidato dal parroco: spostare un mucchietto di casse e accatastarlo in un’altra zona. Pochi minuti dopo, avendo finito il compito, abbiamo potuto fare una riflessione sul Natale e poi abbiamo raggiunto il centro dove abbiamo passato piacevoli momenti insieme, nonostante la pioggia.

Il giorno dopo, abbiamo fatto un lungo e costruttivo Consiglio della Legge e abbiamo dovuto pulire entrambi i piani e le camere in cui siamo stati ospitati perché la fine del campo era prossima... Infatti dopo un pranzo veloce, abbiamo preso le ultime cose e siamo partiti da Bologna per tornare nella nostra bianca valle, portando però sulla pelle una nuova esperienza e nel cuore una bella città.



Squadriglia Castori

Il giorno 26 dicembre 2009 la mitica sqd Castori è andata al campo invernale in terra straniera e più precisamente a Bologna!!!! Siamo partiti la mattina del giorno dopo Natale, tutti carichi e allegri; il viaggio è stato lungo ma, tra un canto e l’altro, è passato in fretta. Arrivati alla stazione di Bologna abbiamo accolto l'affascinante cambusiera Marco; arrivati alla casa dei Dehoniani -che ci ha ospitato per tre giorni- ognuno è entrato nella sua camera e abbiamo trascorso il bivacco preparato dal ConCa in allegria.

La mattina svegliarsi è stata dura ma ne è valsa la pena; infatti i capi ci hanno fatto una sorpresa organizzando un’attività di scoperta della città... piu’ precisamente abbiamo trascorso il pomeriggio in squadriglia cercando dei luoghi di Bologna e facendo attività davvero molto divertenti (come farci regalare un rotolo di carta igienica o fare un girogirotondo in piazza S. Stefano).
Ritornati all’oratorio abbiamo fatto una piccola gara per capire chi aveva trovato più informazioni su Bologna. Il bivacco di fine giornata è stato organizzato dai ragazzi del '95 che, dobbiamo ammetterlo, hanno fatto davvero un buon lavoro!

Il giorno successivo ci ha visti impegnati nelle missioni di squadriglia; noi abbiamo passato la giornata scoprendo luoghi non ancora visitati di Bologna e sinceramente facendo anche un po' di... cavolate, come fare giocoleria con tre palline in piazza! Alle 17:30 ci siamo presentati in via Santa Caterina numero 8 per fare il nostro servizio, che consisteva nel servire a cena alla mensa dei poveri di Bologna.
La sera abbiamo fatto la fiesta di reparto e abbiamo passato il bivacco raccontandoci con scenette e giochi i nostri servizi.

La mattina successiva era già il giorno della partenza: abbiamo pulito il posto e abbiamo preso il pullman che ci avrebbe portati a casa; siamo quindi arrivati a Sondrio alle 19:00, dove abbiamo concluso il nostro campo invernale.

Questo è stato certamente un campo che rimarrà impresso x sempre nei nostri cuori... (di legno!!!!!!)



Messo in linea il giorno Mercoledì 20 gennaio 2010 da alce_intraprendente
 
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