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UN ESTATE TRA GIOCO, AVVENTURA E STRADA
Gruppo Sondrio 1°Con il finire della stagione estiva ricominciano, insieme con la scuola, tutte le attività sportive, ludiche e formative che le varie associazioni o gruppi propongono ai ragazzi della nostra città.
Anche il gruppo scout di Sondrio sta mettendo a punto le ultime cose per offrire in questo nuovo anno esperienze sempre più educative e divertenti a tutti i bambini, ragazzi e giovani che sceglieranno di sperimentarle.

Lo scoutismo, nato più di cento anni fa in Inghilterra è il movimento giovanile più numeroso del mondo. In Valtellina ci sono due gruppi: oltre a quello di Sondrio c’è anche il gruppo di Morbegno.
Nel capoluogo, sono ormai 13 anni che, grazie all’impegno di educatori adulti, più di cento ragazzi e ragazze hanno l’opportunità di vivere momenti di gioia e di crescita a contatto con la natura, suddivisi nelle tre fasce d’età: i lupetti e le lupette (bambini e bambine dalla 3° elementare alla 1° media), gli esploratori e le guide (ragazzi e ragazze dalla 2° media alla 2° superiore, i rover e le scolte (giovani dalle 3° superiore fino a 20 anni).
Durante  l’estate appena concluso ogni fascia d’età ha vissuto 8 – 10 giorni insieme, sperimentando la vita di comunità, il giocare e divertirsi con semplicità e amicizia, la preghiera e l’incontro con Gesù.

I lupetti e le lupette hanno trascorso la settimana delle vacanze di branco in una bellissima casa immersa nel verde a Cancano sopra Isolaccia. L’ambiente suggestivo è stata la cornice ideale per la conclusione dell’attività per l’anno 2007/2008. Gli obiettivi previsti dai capi sono stati raggiungi ossia l’educazione all’amore di se e della natura, la coeducazione; la scoperta e la conoscenza dello stile scout; il rispetto delle cose proprie e altrui Tutto questo, insieme con il tema della catechesi “la natura . . . che meraviglia”,sono stati alla base del lavoro con articolate attività che hanno portato il lupetto e la lupetta alla scoperta dei valori attraverso la conoscenza di se e del creato.
Dalla creazione, (Big Bang), la popolazione della terra dalle origini, per finire con l’uomo, hanno evidenziando la strada per le attività, coerenti con l’età dei bambini, nel meravigliarsi delle facoltà donate da Dio (la vista, l’udito, l’odorato, il gusto, il tatto e l’attività motoria), non svalutando la necessità di aiutare quei bambini o quelle persone meno fortunate, ma ricche di sensazioni che i normodotati non sempre sanno cogliere, scoprendo in tutti la presenza di Dio.
Le Vacanze di Branco in quell’ambiente immerso nel verde, con l’assenza delle comuni comodità quale il televisore, il telefono, l’uso senza criterio dell’acqua calda e della corrente elettrica, hanno contribuito in maniera considerevole e consapevole all’ambientazione fantastica delle vacanze; quella di Harry Potter.
L’attività ha preso spunto dal primo capitolo del maghetto; è iniziata con l’arrivo alla casa di Cancano come alla scuola di Hogwarts; il benvenuto dei personaggi, rappresentati dai Vecchi Lupi con costumi e atteggiamenti tipici della storia, creavano l’ambiente semplice e suggestivo; la divisione delle case, bacchette magiche, scacchi che si muovevano, il gioco del quidditch, arti oscure, lezioni di volo per finire con gli indizi della pietra filosofale che altro non erano le tematiche affrontate in tutto l’anno per far vivere il Branco come “Famiglia Felice”.
Le basi poste durante l’anno e la riflessione stimolata giornalmente dalla catechesi sono servite per sottolineare e far vivere ai lupetti e alle lupette tutti quei valori come l’amicizia, l’accoglienza, la gioia di stare insieme, il fare del proprio meglio,  che sono alla principi importanti del cammino scout. 
I bambini hanno evidenziato quel sano spirito di competizione, con una composta euforia in caso di vittoria e senza risentimento in caso di sconfitta, facendo sempre vincere il piacere del giocare insieme.
Anche in caso di sconfitta, venivano conferiti dei punti che premiavano il comportamento, la lealtà nel gioco e l’onestà dello svolgimento, arricchendo la propria casa e di conseguenza anche la propria sestiglia.
Lo spirito allegro e sereno che contraddistingue i bambini di quell’età hanno fatto il resto nel rispetto delle proprie attitudini come l’esuberanza, la gioia ed sottile piacere del gioco.
La verifica serale ha evidenziato la coerenza di comportamento con elogi e soprattutto con autocritiche talvolta severe. Questo rendeva il bambino più responsabile nei comportamenti e capace di una auto valutazione, preparandolo ad affrontare il giorno successivo con obiettivi ben precisi, spesso raggiunti, evitando atteggiamenti che in verifica venivano reputati negativi. 
Le vacanze di branco sono un’occasione anche per tutti i bambini di crescere nell’autonomia e imparare un po’ ad essere responsabili.

Gli esploratori e le guide hanno fatto il loro campo estivo a San Bartolomeo, panoramico terrazzo sopra Gera Lario e il lago di Como. La vita di squadriglia (piccolo gruppetto di ragazzi o di ragazze), il dormire in tenda, la cucina sul fuoco hanno permesso a tutti i ragazzi di acquisire una maggior autonomia e scoprire che è possibile divertirsi e stare insieme senza telefonino, computer o televisione. Non sono mancate le camminate, i giochi, i canti e le risate. Molto divertente è stata l’attività in canoa sul lago dove tutti hanno provato a pagaiare cercando di domare le onde. La catechesi sul tempo, la veglia alle stelle, la S. Messa hanno favorito la conoscenza e l’incontro con Gesù.
La vita scout dagli undici ai sedici anni si vive in reparto, un gruppo numeroso ed accogliente, in cui i momenti di preghiera e comunione si alternano ad altri di gioco e divertimento.
È un’esperienza unica che accompagna i ragazzi durante la loro crescita, e insegna loro il vivere in comunità, il rispetto per gli altri  e lo stare in insieme divertendosi molto anche con poco, perché il più delle volte bastano un fuoco e una chitarra per creare subito un’atmosfera serena e gioiosa. L’impegno della vita di reparto prevede incontri e riunioni durante il corso dell’anno, oltre a diverse uscite con pernotto mensili, ma il momento più saliente ed emozionante dell’anno è senza dubbio il campo estivo.
Qui i ragazzi hanno la possibilità di confrontarsi e di mettersi alla prova in vari ambiti, conducendo un’intensa vita a stretto contatto con i fratelli di reparto e con la natura. È un’esperienza unica e indimenticabile, che mette a dura prova i legami tra le persone e li rinforza, creando profondi vincoli d’amicizia.
La proposta del reparto è quindi aperta a tutti coloro che desiderano accogliere con allegria e voglia di intraprendere una nuova avventura.
Lo scoutismo infatti non è solo un movimento giovanile che si propone di sviluppare nei giovani l’interesse alla vita di comunità, di favorire il loro spirito d’avventura e di porli a diretto contatto con la natura, ma un vero e proprio stile di vita che vale davvero la pena provare.

I rover e le scolte sono andati un po’ più lontano; la meta della route di Clan, è stata l’Istria.

Dopo diversi anni, finalmente è stata accolta dai ragazzi la proposta di una route “diversa” dal solito: in Istria, infatti, il Clan/Fuoco “Quasar” è andato in bicicletta.
Per questo, tra l’entusiasmo di alcuni e lo scetticismo di molti, gran parte delle attività di preparazione della route (svolta dai ragazzi di Clan, sempre sostenuti dall’aiuto dei capi) è stata occupata dai dettagli tecnici: attrezzature per eventuali inconvenienti, ricerca di mezzi abilitati anche al trasporto delle bici per i lunghi spostamenti e di un furgone che  potesse seguirli lungo il percorso, con il materiale per il pronto soccorso, per la cucina e per le biciclette. Un importante compito svolto dai capi, subito rivelatosi meno facile del previsto, è stato quello di sollecitare i ragazzi, tanto i più entusiasti quanto i meno,  ad allenarsi adeguatamente durante l’estate.
Finalmente, i nostri “eroi” si sono ritrovati la mattina del 12 agosto, pronti alla partenza con al seguito la bici completamente attrezzata, con le borse per contenere il bagaglio personale, ridotto all’essenziale.
Il programma prevedeva il viaggio in pullman fino a Trieste e pernotto presso l’istituto Salesiano, poi il giorno successivo l’inizio dell’avventura in Istria. Mercoledì 13 infatti, finalmente sulle due ruote;  dopo aver attraversato ben due confini (dall’Italia alla Slovenia e dalla Slovenia alla Croazia), per raggiungere il paese di Buje E poi, via via, pedalando ogni giorno, si passando all’interno della penisola, facendo tappa nelle città di Zminj e di Pula. Da lì, dopo un giorno di riposo, si ecco la risalita verso Nord, con tappa a Rovinj,  per giungere all’agognata meta (anche perché li aspetta un giorno di relax al mare) con l’arrivo a Porec.  Totale: ben 250 km in 5 giorni di pedalata tra salite e discese.. Niente male!

La strada è uno dei punti fondamentali della Carta di Clan (una sorta di “costituzione”, scelta periodicamente dal gruppo per il gruppo dove ci sono le indicazioni dell’impegno del singolo), ed è stato il filo conduttore delle attività dell’intera route di quest’anno. I ragazzi hanno quindi scelto di percorrere  un cammino, una strada dunque, che li impegnava su più fronti: quello, ovviamente, del pedalare in bicicletta, con il tentativo di superare i propri limiti e di vivere la fatica con serenità, ma anche e soprattutto  quello del  percorso personale, con la riflessione prima individuale, poi condivisa con il resto del gruppo, sulla propria vita.
Un vero e proprio “fare il punto della strada” (il punto della situazione personale), che attraversa gli elementi fondamentali della vita di uno scout: la persona, vista in relazione a se stessa, alla comunità e al mondo circostante, la fede, il servizio. Il cammino a cui è stata dedicata la maggior parte delle attività è stato quello della comunità, con la ricerca di obiettivi da dare al gruppo,  che durante l’anno si è trovato spesso  in difficoltà.
Punto importantissimo dell’esperienza di Clan/Fuoco,  strettamente correlato alla strada, è la condivisione. Generalmente, vivendo facendo un percorso a piedi, i ragazzi condividono pensieri, opinioni, esperienze. Quest’anno, poiché il modo di fare strada è cambiato, sono cambiati anche gli aspetti e le modalità della condivisione. Ci si è confrontati più con se stessi e con i propri limiti e l’elemento che ha accomunato tutti è stato la fatica. Si è avuta quindi una condivisione più silenziosa, ma assolutamente intensa. È stato forse addirittura più semplice riconoscere e comprendere la fatica di tutti.  I ragazzi si sono dimostrati disposti ad accettare i bisogni e i tempi degli altri, pronti ad aiutare chi era in difficoltà.
Lo spirito di avventura, che accompagna l’esperienza Scout fin dai primi anni, non ha abbandonato neanche quest’anno il Clan. È stato talvolta necessario qualche cambio di programma a causa di imprevisti o difficoltà incontrati durante il percorso; in ogni occasione, sia ragazzi che i capi hanno evidenziato la loro capacità di adattamento. Quest’altra caratteristica scout ha aiutato ad accettare sempre gli avvenimenti le decisioni con serenità e allegria .
Va inoltre sottolineata la disponibilità della gente incontrata lungo il percorso, sempre disposta ad offrire  un goccio d’acqua, ma anche un posto dove sistemare le tende per la notte; una neccessità che i cambiamenti di programma avrebbero potuto rendere problematica. Tutte queste persone si sono rivelate davvero preziose, rendendo gli  incontri veramente speciali, anche sul piano umano.
Per quanto riguarda la vita della comunità, l’ultima sera di route ha visto protagonisti i ragazzi di noviziato (cioè quelli di 3° superiore), coloro che quest’anno si sono avvicinati per la prima volta l’esperienza del Clan. Queste persone hanno infatti vissuto l’importantissima cerimonia della firma della Carta di Clan accompagnati da l’intera comunità, in un clima di amicizia e di emozione. Essi si sono in questo modo, impegnati ad accettare e a sperimentare d’ora in poi tutti i punti della Carta: la fede, lo stile scout, il servizio verso gli altri, la vita di comunità, il gioco. Non si tratta di accogliere e “subire passivamente” questi valori considerandoli  certi e acquisiti a priori, ma di sperimentarli sul campo strada facendo con le altre persone della comunità, per far sì che diventino parte della propria vita di uomo o di donna adulta.
Durante gli otto giorni di route, i ragazzi hanno sfruttato ogni occasione per analizzare la situazione della comunità, discutendo sui problemi, proponendo delle soluzioni. I capi, dal canto loro, hanno escogitato nuove ed originali attività per rendere stimolante questo dibattito. In sella alle bici, a coppie o a terzetti, i ragazzi si sono trasformati in cacciatori di taglie, impegnati nella ricerca di un malvivente (la loro stessa comunità), cercando i reati commessi (le cose che non andavano bene) e nello sforzo di meglio  definire le accuse più gravi. Un’attività conclusasi con un vero e proprio processo, con un brillante avvocato, un critico Pubblico Ministero, un intransigente giudice.
Un altro modo per mettersi in gioco, per confermare i punti di forza e ammettere le proprie debolezze, questa volta a livello individuale, è stata la suggestiva “veglia alle stelle”, vissuta al chiaro di luna in riva al mare, sugli scogli di Rovinj. Ogni componente del Clan è il raggio di una ruota: e tutto il Clan, con le sue peculiarità e la sua precisa disposizione, la fa funzionare alla perfezione. In pianura si va a volte piano, a volte spingendo di più sui pedali, magari con un amico davanti a fare da “gregario”; la discesa sembra facile, ma è necessario tirare i freni: si va veloci, ma basta un attimo per distruggere tutti gli sforzi fatti in precedenza;  in salita poi bisogna far uscire l’orgoglio, resistere il più possibile,  superare se stessi. Tutto questo significa vivere la vita di comunità per crescere e aiutare gli altri a crescere.
I ragazzi del clan hanno passate tante avventure insieme. Questa route 2008 è stata difficile sotto tanti punti di vista ma anche arricchente, divertente e preziosa. I chilometri fatti sono la certezza di quanto sia importante l’impegno di tutti per la buona riuscita di tutte le attività sia durante la route estiva che durante l’intero anno.  Ora resta solo una cosa da decidere e da ricordare: SEI DEI NOSTRI? PEDALA!!

Ora lo sguardo è rivolto al nuovo anno scout che inizierà, dopo tutte queste avventure estive, verso la metà del prossimo mese di ottobre.
In città sono già apparsi alcune locandine e volantini che hanno l’obiettivo di far conoscere il gruppo e di promuoverne le attività. Sono ancora in molti, sia a Sondrio che nei paesi vicini, coloro che non conoscono l’esistenza dello scoutismo in città e i valori educativi proposti ai ragazzi. E’ questo anche il periodo delle iscrizioni per il nuovo anno. Bambini, ragazzi e giovani possono provare a vivere l’esperienza scout insieme con coloro che già lo scorso anno facevano parte del gruppo.
Essendo un’esperienza educativa ogni fascia d’età non può superare un numero massimo di persone. Per questo si invitano coloro che sono interessati a informarsi o a iscriversi chiamando i seguenti numeri: 
per i bambini e le bambine e dalla 3° elementare alla 1° media telefonare a Silvia – 340 5859720  oppure a Claudio - 348 1072792, per i ragazzi e le ragazze dalla 2° media alla 1° superiore telefonare a Fabio - 347 3818265, per i giovani dalla 2° superiore fino a 20 anni telefonare ad Alberto – 335 217221. E’ inoltre possibile iscriversi o informarsi da Don Mariano presso l’oratorio Angelo Custode oppure andando sul sito del gruppo www.sondrioscout.it.

Il gruppo scout non è chiuso per coloro che hanno più di 20 anni. Anzi…. L’esperienza educativa può essere proposta ai bambini e ai ragazzi soltanto con la presenza di giovani e adulti che, con spirito di servizio e passione educativa, scelgono di donare un po’ di tempo per far crescere le nuove generazioni. Chi vuole sperimentare la gioia e l’emozione di fare l’educatore scout, o anche solo saperne un po’ di più, può mettersi in contatto con don Mariano oppure con Alberto.

Un fantastico anno scout è alle porte. Allegria, divertimento, amicizia e nuove esperienze aspettano anche quest’anno gli scout di Sondrio. Allora pronti a partire verso nuove avventure. 

Alberto, Akela e Chiara


Messo in linea il giorno Mercoledì 29 ottobre 2008 da puma_laborioso
 
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